Nei giorni scorsi le varie agenzie del governo cinese hanno divulgato alcune statistiche relative al primo trimestre del 2009, suscitando l’entusiasmo di diversi commentatori che tra i dati messi a disposizione del pubblico hanno creduto di leggere i segnali di un’imminente conclusione della crisi. Non sono un economista e non mi permetto di commentare il quadro d’insieme, quindi mi limito solamente a riportare alcune cifre su due aspetti che mi sembrano di particolare interesse, la disoccupazione e gli incidenti sul lavoro .
Disoccupazione
Il 23 aprile il Ministero delle risorse umane e della previdenza sociale nel corso di una conferenza stampa ha svelato il fatto che nel primo trimestre del 2009 il tasso di disoccupazione urbana registrata è cresciuto dello 0,1% rispetto al livello dello scorso fine anno, raggiungendo il 4,3%. Detta così, sembrerebbe un’inezia, ma non bisogna dimenticare che il calcolo di questo tasso esclude alcune categorie con un’incidenza potenzialmente enorme sulla disoccupazione come i neo-laureati, i lavoratori migranti, i disoccupati rurali e i lavoratori licenziati dalle ex-imprese di Stato. Non si può inoltre trascurare il fatto che per stimolare l’occupazione negli ultimi mesi il governo cinese ha fatto enormi sforzi per avviare una serie di imponenti opere pubbliche. Letto in quest’ottica, un aumento così modesto del tasso di disoccupazione urbana registrata desta comunque notevoli preoccupazioni.
Riguardo al problema della disoccupazione dei lavoratori migranti, su cui mi sono soffermato spesso su questo blog (in particolare con questo post su Shenzhen), sono state fornite alcune nuove cifre. Prima della Festa di primavera, circa la metà dei lavoratori migranti, vale a dire intorno alle 70 milioni di persone, avevano fatto ritorno alle loro abitazioni nelle zone rurali. Nel primo trimestre di quest’anno, oltre il 90% di questi sarebbe tornato in città e molti di essi (non si specifica quanti) sarebbero stati in grado di trovare un nuovo lavoro nelle aree urbane. Coloro che invece non sono rientrati in città, sarebbero comunque stati in grado di trovare lavoro nelle regioni di origine grazie alle misure di stimolo all’occupazione adottate dai governi locali. Recentemente un articolo pubblicato sul sito del Financial Times sposa questa tesi ottimistica, sostenendo che l’allarme sarebbe cessato e arrivando a dichiarare che tutte le preoccupazioni degli ultimi mesi sarebbero state “ampiamente esagerate”, una conclusione che non mi trova del tutto d’accordo per varie ragioni che magari cercherò di spiegare in un mio post successivo.
Incidenti sul lavoro
Il 21 aprile l’Ufficio generale per l’amministrazione della sicurezza sul lavoro ha tenuto una conferenza stampa in cui ha divulgato alcuni dati relativi agli incidenti sul lavoro avvenuti nel primo trimestre del 2009. In base a quanto riportato dal portavoce di questo organo governativo, in questi tre mesi il numero complessivo degli incidenti sul lavoro, il numero di morti bianche e il numero di incidenti gravi hanno tutti registrato una diminuzione, tanto che egli è arrivato a sostenere che “la situazione generale è stabile, la tendenza è in miglioramento”.
Le cifre che ha fornito sono comunque spaventose, anche per un paese che conta su una forza lavoro enorme come la Cina. In appena tre mesi infatti nell’intero paese sarebbero successi 97.991 incidenti di ogni tipo, portando alla morte di 18.501 persone (oltre 200 persone al giorno). Nonostante questi numeri rappresentino un calo rispettivamente di 17.163 incidenti (-14%) e 1530 morti (-7,6%) rispetto all’anno scorso, il livello di mortalità sul posto di lavoro in Cina di fatto rimane altissimo.
Nell’ultimo periodo sui giornali cinesi si è parlato spesso dell’Italia: il recente terremoto in Abruzzo ha fatto sensazione qui in Cina, un paese che non ha ancora superato il trauma dello scorso anno, quando la terra ha tremato nella provincia del Sichuan, portando alla morte di oltre ottantamila persone (in base alle ultime cifre, diffuse lo scorso marzo, le morti accertate sarebbero 69227, a cui andrebbero aggiunti 17923 dispersi). Storie sul terremoto abruzzese sono state costantemente in vetta alle prime pagine dei principali forum nazionali e, con poche eccezioni, i commenti dei netizen cinesi hanno espresso un’incondizionata solidarietà.
Incredulità e sconcerto è invece stata la reazione dei lettori cinesi alla notizia, ampiamente riportata dalla stampa locale, delle esternazioni del nostro primo ministro riguardo al fatto che gli abitanti delle zone terremotate dovessero vivere quest’esperienza “come un camping nel fine settimana”.E’ mia personale convinzione che se qualcuno nella dirigenza cinese si fosse permesso di dire qualcosa del genere, il governo cinese, per quanto autoritario, non sarebbe durato un giorno in più, spazzato via dalla rabbia popolare. Lo scorso maggio, quando c’è stato il terremoto, ero qui a Pechino e ricordo benissimo la reazione della gente comune, la corsa agli aiuti, i programmi televisivi in bianco e nero per giorni, i tre giorni di lutto nazionale, la solidarietà sul web, l’indignazione per i materiali scadenti utilizzati per costruire le scuole poi crollate. Lo stesso che è avvenuto in Italia nei giorni scorsi, certamente.
Un paio di giorni fa, sfogliando l’ultimo numero di China Newsweek, un settimanale in lingua cinese, a pagina sedici mi è capitato di imbattermi in una vignetta che ha attirato la mia attenzione. Eccola qui di seguito.
L’uomo sulla destra, che sul petto ha una targhetta con la scritta “abitante delle zone disastrate” dice al nostro primo ministro: “Sono venuto ad invitare il signor primo ministro a partecipare al nostro campeggio”. Il fumetto sulla destra riporta la frase “incriminata” che il primo ministro italiano avrebbe detto ad alcuni sopravvissuti al terremoto. L’autore aggiunge che questo “avrebbe causato l’insoddisfazione della popolazione”.
Stimolato da questa vignetta, ho deciso di dare un’occhiata a diversi forum on-line per vedere in che termini i netizen cinesi discutessero delle affermazioni del nostro primo ministro sul campeggio estivo dei terremotati. In primo luogo ecco un BBS tratto da Tianya, un sito che può contare su oltre venti milioni di utenti registrati e più di cento milioni di visitatori giornalieri. Non traduco il post iniziale, la semplice riproduzione di un articolo apparso sul giornale online Sichuan Zaixian (disponibile a questolink), ma mi limito a riportare i commenti degli utenti del sito.
Xlchen2009-04-0919:56:19
E’ la versione italiana della storia dell’imperatore che chiede al ministro perché il popolo non mangia la carne [il riferimento è una storia tradizionale in cui un imperatore insensibile, la versione cinese di Maria Antonietta, informato da un ministro che il popolo non aveva più riso da mangiare, risponde: “Allora perché non mangiano la carne?”]
Come prima non c’era modo di prevederlo, come prima le case dovevano crollare, come prima le scuole dovevano crollare, come prima dovevano esserci persone che dicevano cose stupide…
Se il lavoro di soccorso e sistemazione è stato fatto bene, queste parole sono solamente un modo per tranquillizzare tutti , e in questo caso non c’è niente di grave.
Se il lavoro è fatto male,questo allora diventa la storia dell’imperatore e della carne.
Se il 12 maggio [il giorno in cui è avvenuto il terremoto nel Sichuan] il primo ministro Wen Jiabao avesse detto queste cose, credo che sarebbe annegato molto presto in una marea di sputi.
Ci sono molti modi per incoraggiare le vittime dei disastri e costruire la fiducia. Tuttavia considerare lo sconforto delle vittime alla stregua di un campeggio estivo sembra voler prendere la sofferenza altrui per uno scherzo, un senso dell’umorismo stravagante. Provate ad immaginare, chi prenderesse la perdita di una casa o persino il ferimento o la morte dei famigliari per una cosa felice? Sebbene il lavoro di soccorso e sistemazione sia molto buono e le vittime abbiano cibo da mangiare, un posto dove vivere e cure mediche, non si può comunque placare il trauma del loro spirito. Le parole di Berlusconi sono proprio prive di considerazione: sebbene le sue intenzioni fossero buone, essendo egli il leader del paese e un uomo politico, queste parole sono troppo frivole e non hanno preso seriamente la sofferenza delle vittime.
Sono morte delle persone,sono crollate delle case, vivere all’ombra del terremoto può essere considerato come un campeggio?
Ma che primo ministro è questo? Per fortuna che è straniero…
Non dite “se fosse il primo ministro cinese”
Se anche fosse stato un semplice quadro locale cinese a dire queste parole, sarebbe morto annegato dagli sputi, la sua carriera ufficiale conclusa per sempre in questa vita.
L’anno scorso Haixia [una presentatrice della televisione statale cinese] ha parlato di “passare le feste” riferendosi al terremoto nel Sichuan e per questo è stata criticata al punto di non avere più il coraggio di rialzare la testa. Queste parole del primo ministro italiano sono proprio prive di considerazione.
Quando si è recato sul posto per visitare le masse delle vittime all’Aquila, il primo ministro Berlusconi sorridendo ha detto con una certa eccitazione: “Ho visto che nei dintorni dell’Aquila ci sono molte persone in campeggio, tutte in pieno spirito delle festività, è così?”
La democrazia di tipo occidentale è proprio una presa in giro.
Ecco un’altra serie di commenti tratti da un analogo post pubblicato sul portale 163.
网易江苏苏州网友ip:221.225.*.*:2009-04-09 12:02:50 发表
Gli stranieri sono pieni di senso dell’umorismo
网易吉林长春网友ip:218.62.*.*:2009-04-09 12:09:35 发表
Berlusconi ha una bocca ancora più inaffidabile di quella di Chavez
网易四川宜宾网友ip:125.64.*.*:2009-04-09 12:37:01 发表
Non si può andare a ferire con il proprio umorismo il popolo già ferito
网易美国网友ip:18.220.*.*:2009-04-09 12:57:02 发表
Anche lo spirito dei terremotati sembra festivo????
网易湖北武汉网友ip:59.173.*.*:2009-04-09 13:03:10 发表
L’anno scorso a Chengdu ci sono state molte persone che hanno approfittato dell’occasione per fare un campeggio
网易湖北黄石网友ip:202.103.*.*:2009-04-09 12:02:36 发表
La sua bocca è puzzolente! Non c’è niente da fare
网易广东阳江网友ip:59.39.*.*:2009-04-09 14:41:04 发表
Perché questo tipo di cose non succedono a Parigi o Seoul???
网易天津网友ip:125.39.*.*:2009-04-09 13:08:31 发表
Suggerisco che Berlusconi organizzi alcuni gruppi di canto popolare che vadano ad esibirsi, in modo che ci sia l’atmosfera del camping. Si dia fuoco ad un po’ di legna per creare un bel falò, anche il barbecue non è male.
网易加拿大网友ip:154.20.*.*:2009-04-11 00:55:48 发表
Per un terremoto di 6,3 gradi gli edifici sono caduti?
网易安徽合肥网友ip:218.23.*.*:2009-04-10 05:44:11 发表
Che cosa vuol dire? Qui da noi anche essere fantasmi significa essere felici [il riferimento è a un testo scritto da Yu Qiuyu, uno scrittore ed intellettuale molto famoso in Cina, il quale dopo il terremoto in Sichuan ha scritto che era necessario che i genitori dei bambini morti tra le macerie mettessero da parte il rancore, perché tanto i loro figli erano andati in paradiso grazie alle preghiere di un miliardo e trecento milioni di cinesi]
网易广东广州网友ip:118.185.*.*:2009-04-10 05:05:34 发表
zzzz
网易重庆九龙坡网友ip:125.85.*.*:2009-04-10 03:02:31 发表
[In risposta al commento: “Perché questo tipo di cose non succedono a Parigi o Seoul???”] Ho sentito dire spesso che i netizen cinesi mancano mancano di spirito umanitario, sono totalmente inumani; questo non è altro che la conferma [La polemica poi è proseguita nei post successivi, con altri utenti che accusavano questo commentatore di fare di tutta l’erba un fascio]
网易广东东莞网友(119.128.*.*) 的原贴:
Mi viene davvero il dubbio che in Italia davvero non ci siano più persone, anche un rifiuto come Berlusconi può diventare primo ministro?
网易浙江衢州网友ip:218.72.*.*:2009-04-09 22:20:27 发表
Penso che si sia comprato la carica di primo ministro con i suoi soldi
网易山东济南网友ip:60.216.*.*:2009-04-09 21:50:08 发表
Berlusconi è davvero un rifiuto
网易广西南宁网友ip:222.216.*.*:2009-04-09 20:15:46 发表
Ognuno ha una visione differente della vita. Dato che ci sono sempre difficoltà ,perché non affrontarle con ottimismo?
网易广东阳江网友ip:116.29.*.*:2009-04-09 19:26:54 发表
Possiamo ancora dire che il nostro primo ministro è meglio...
网易青海西宁网友ip:221.207.*.*:2009-04-09 17:01:57 发表
Ha anche detto che i cinesi mangiano i bambini, potete ancora fargli delle concessioni?
In tempi remoti, nella Cina settentrionale viveva un vecchio che si chiamava: Yu Kung dei Monti del Nord. La sua casa dava a sud, su due grandi montagne: Taihangscian e Wangwuscian, che ne sbarravano gli accessi. Yu Kung decise di spianare queste montagne, insieme coi figli, servendosi di zappe. Un altro vecchio, che si chiamava Gi So, quando li vide scoppiò in una risata e disse: "Lavorate per niente: non è possibile che riusciate a spianare due montagne così grandi." Yu Kung gli rispose: "Io morrò, ma resteranno i miei figli; morranno i miei figli, ma resteranno i nipoti, e così le generazioni si seguiranno le une alle altre incessantemente. Le montagne sono alte, ma non possono diventare ancora più alte, quanto più lavoreremo, tanto più esse diminuiranno; perché non potremmo spianarle?" Smentita con queste parole la conclusione errata cui era giunto Gi So, senza esitare un istante Yu Kung cominciò a scavare giorno per giorno le montagne. Ciò impietosì il Cielo, il quale inviò sulla terra due angeli, che portarono via le montagne.
Ivan Franceschini has been living in Beijing since 2006. He's writing a PhD thesis on labour issues in the PRC and at the same time he works as a freelance journalist. (ivan_franceschini@hotmail.com)