venerdì 23 gennaio 2009

Una settimana sul web cinese (22 gennaio 2009): prendete posto in base al vostro numero


Traduzione della rubrica sugli avvenimenti della settimana sul web cinese tratta dal blog Zuiren Yiyu, "I vaneggi di un ubriaco". Per l'originale cliccare su questo link.


1) La traduzione del discorso inaugurale di Obama viene censurata

Il 21 gennaio (ora americana), Obama ha giurato come quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti. Tutti i grandi siti internet cinesi hanno riportato in apertura di pagina l’andamento della cerimonia inaugurale, traducendo “integralmente” il discorso inaugurale del nuovo presidente. Tuttavia alcuni netizen molto attenti si sono accorti del fatto che quasi tutti i siti hanno adottato alcuni particolari accorgimenti nel tradurre il testo. Obama nel suo discorso ha detto: “Ricordiamo che le passate generazioni hanno sconfitto il fascismo e il comunismo non solo con i missili e i carri armati, ma con solide alleanze e forti convinzioni” (Recall that earlier generations faced down fascism and communism not just with missiles and tanks, but with sturdy alliances and enduring convictions). Inoltre ha detto: “Per coloro che si attaccano al potere attraverso la corruzione e l’inganno e la riduzione al silenzio dei dissidenti, sappiate che voi siete dalla parte sbagliata della storia, ma che noi allungheremo una mano se voi siete disposti ad schiudere il vostro pugno”. Sina e Soho [due dei principali portali cinesi] hanno cancellato la parola “comunismo” ed hanno tagliato tutta la frase relativa ai “dissidenti”; Wangyi e QQ hanno cancellato “comunismo”, ma hanno lasciato la parte sui “dissidenti”; Phoenix ha mantenuto tutto quanto. Le differenze tra le traduzioni proposte dai vari siti e l’interruzione della diretta sulla televisione nazionale hanno attratto l’attenzione dei netizen e aperto un dibattito, contribuendo ad un’ulteriore diffusione del testo del discorso di Obama sulla rete.


2) I netizen mettono in discussione le spese del governo di Beichuan [il paese situato nei pressi dell’epicentro del terremoto dello scorso maggio]

A partire dal 16 gennaio, un post intitolato “Il governo di Beichuan acquista un lussuosissimo fuoristrada da 1.100.000 yuan” è apparso sui principali forum nazionali scatenando un dibattito infuocato tra i netizen. Nel post si utilizzava un “Annuncio pubblico della presa in appalto di veicoli per finalità lavorative a Beichuan” pubblicato sul sito del governo locale di Mianyang per mostrare come il 12 gennaio il governo della contea di Beichuan avesse acquistato un Land Cruiser ad un prezzo di 1.100.000 yuan. In seguito anche il giovane scrittore Han Han sul suo blog ha espresso i suoi dubbi in merito. Un funzionario del centro acquisti [sic] del governo di Beichuan durante un’intervista ha affermato che è vero il governo locale ha acquistato un fuoristrada della Toyota attraverso una gara d’appalto, ma che il prezzo dell’appalto è di 747.000 yuan, non 1.100.000 yuan come sostengono i netizen. Inoltre “il contratto d’acquisto non è ancora stato firmato e lo scorso venerdì, in seguito ad una discussione, i dirigenti della contea hanno deciso di rinunciare a questo acquisto”. Eppure Jing Dazhong, capo della contea di Beichuan, durante un’intervista ha accampato un’altra scusa: questo Land Rover sarebbe un’auto di servizio da utilizzare in casi di emergenza, non un auto per i dirigenti. Il 22 gennaio Han Han ha espresso nuovamente i suoi dubbi sul suo blog.


3) Le spese per i consumi dell’Ufficio del territorio e delle risorse nazionali vengono pubblicate

La sera del 17 gennaio sul forum Tianya è apparso un gruppo di immagini raggruppate sotto il titolo “Lista delle spese per i consumi dell’Ufficio del territorio e delle risorse nazionali di Bengbu nella provincia dello Anhui”: il tutto ha ricevuto una grandissima diffusione. Questa “lista delle spese” fornita dai netizen mostra come per almeno quattro conti pagati con soldi pubblici presso il Grand Hotel Jinjiang di Bengbu il firmatario fosse un tale direttore Yao Jun. Su uno dei conti è scritta la data: 10 gennaio 2008. Dei quattro conti, il più basso è di 3.900 yuan, il più elevato è una spesa di 11.822 yuan per liquori e sigarette, inclusa una bottiglia da 600 yuan di liquore Maotai e un pacchetto di sigarette Zhonghua da 75 yuan. Riguardo a tutto ciò, la parte in causa durante un’intervista ha affermato che quella diffusa dai netizen in realtà è solamente la spesa generale del 2007 per le attività di intrattenimento degli ospiti dell’unità in questione. Alcuni netizen hanno avviato una ricerca con il “motore di ricerca di carne umana” per individuare Yao Jun e dopo non molto tempo tutti i dettagli dei dati personali di costui sono stati resi pubblici.


4) I netizen pubblicano il conto di un “massaggio in stile europeo” dell’Ufficio per il controllo dei conti pubblici

Il 20 gennaio in internet è apparso un articolo intitolato “Scan del conto per i consumi per l’intrattenimento degli ospiti dell’Ufficio per il controllo dei conti pubblici di una certa città”. In breve il contenuto dell’articolo era questo: “ Cari netizen, secondo voi questo modo di intrattenere gli ospiti è adeguato? (Il firmatario del conto è il direttore dell’Ufficio per l’auditing di una certa città)”. A seguire venivano due immagini, su ognuna delle quali si trovavano due documenti, rispettivamente un conto stampato al computer ed un “Certificato firmato per le spese del cliente” scritto a mano. Il conto stampato al computer mostrava la data del 19 aprile 2003, i servizi elencati comprendevano l’alloggio degli ospiti, gli orologi, un’aggiunta agli orologi, le spese per i “massaggi in stile europeo”, le bevande, etc., per un totale superiore ai 3.000 yuan. Sull’annesso certificato scritto a mano erano segnati separatamente i titoli di spesa. Due colonne separate indicavano rispettivamente il “divertimento” e la “ricreazione”. Il 21 gennaio, il netizen che per primo ha diffuso il documento durante un’intervista ha affermato di essere un vecchio collega del firmatario del conto e di aver già pubblicato un altro conto. Attualmente la veridicità di questo documento non è stata ancora verificata e i funzionari della provincia dello Zhejiang non hanno ancora risposto.


5) Una legge di Xuzhou limita il “motore di ricerca di carne umana”

Il 18 gennaio il “Regolamento della città di Xuzhou sulla protezione della sicurezza dei sistemi informativi dei computer” (xuzhoushi jisuanji xinxi xitong anquan baohu tiaoli ) è stato approvato dal Comitato Permanente dell’Assemblea Popolare della provincia del Jiangsu: la normativa entrerà in vigore il prossimo primo giugno. Tale provvedimento contiene regole dettagliate sulla gestione dei livelli di sicurezza dei computer, misure protettive, azioni proibite, responsabilità legali, etc. In particolare, esso stabilisce misure punitive nei confronti di quel “motore di ricerca di carne umana” che da un po’ di tempo a questa parte riceve una grande attenzione da parte della società. In base a questo regolamento è proibito infrangere la privacy di una persona diffondendo o svelando in rete i suoi dati personali. Colui che svela, diffonde i dati personali oppure commette altre azioni in violazione della legge, potrà essere multato per un ammontare massimo di 5.000 yuan; qualora la situazione sia grave gli potrà essere proibito l’accesso a internet o l’utilizzo del computer per un periodo massimo di sei mesi; alle aziende che commettono azioni illegali potrà invece essere revocata la licenza di attività oppure il permesso di operare su internet. Questo regolamento ha scatenato un ampio dibattito in rete, con alcuni che sostengono che il “motore di ricerca di carne umana” andrebbe compreso nella libertà di parola. Inoltre il codice penale, il codice civile e le altre leggi relative conterrebbero già norme sufficienti per regolamentare questo fenomeno, pertanto il regolamento di Xuzhou sarebbe una mossa superflua.


6) Gli Stati Uniti abrogano una legge d’ostacolo alla libertà di parola.

Nel 1998 negli Stati Uniti è stata emessa una legge finalizzata a proteggere i minori dal pericolo della pornografia in rete, ma sin dal momento in cui questa “Legge sulla protezione dei minori in rete” è stata promulgata le polemiche sono state incessanti. Il 21 gennaio la Corte Suprema americana ha votato contro le tesi del Dipartimento di giustizia e ha stabilito l’incostituzionalità di tale legge, che pertanto d’ora in avanti non è più in vigore. Organizzazioni americane per i diritti civile e altri organismi ritengono che questa legge violasse la libertà di parola contenuta nella Costituzione americana, mentre al contrario il Dipartimento di giustizia ha sempre difeso la normativa. A causa dell’accesa disputa, la Legge non è mai stata messa in pratica davvero. La Lega americana per i diritti civili aveva presentato denuncia presso il tribunale di Filadelfia, accusando questa legge di violare la Costituzione in quanto i divieti in essa contenuti sarebbero stati troppo vaghi e avrebbero potuto portare a multe anche per gli organi di stampa tradizionali. Il 21 gennaio la Lega ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che non spetta al governo stabilire che cosa un cittadino può guardare e cosa no, ma solamente ai singoli individui e alle loro famiglie. In base a questa legge, i responsabili di qualsiasi sito commerciale che avesse pubblicato “contenuti dannosi per un minore” sarebbero potuti andare incontro a 6 mesi di prigione e a una multa fino a 50.000 dollari.

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